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Social Selling Index di LinkedIn e Link & Lead: tutto quello che devi sapere su due strumenti chiave per il social selling

Social Selling Index di LinkedIn e Link & Lead: tutto quello che devi sapere su due strumenti chiave per il social selling 1200 800 AlbertoFalchi

Oramai è noto a tutti che la piattaforma più rilevante per i professionisti e le aziende è LinkedIn, il social network professionale che ha rivoluzionato il modo in cui si costruiscono relazioni professionali e si effettuano vendite. Grazie ai suoi strumenti di misura, LinkedIn ha sviluppato il Social Selling Index (SSI) ovvero una metrica integrata nella stessa piattaforma per valutare il successo delle strategie di social selling dei suoi utenti.

Il Social Selling Index di LinkedIn

Social Selling Index Linkedin

Strumento prezioso che permette ai professionisti di misurare l’efficacia delle proprie azioni di social selling sulla piattaforma, il Social Selling Index tiene conto di vari aspetti, come ad esempio, l’interazione con i contenuti, la costruzione di relazioni e l’utilizzo delle funzionalità offerte da LinkedIn. Più il punteggio elevato più l’utente sta utilizzando la piattaforma in modo strategico e attivo per generare opportunità di vendita e ampliare la propria rete professionale.

In sostanza è un punteggio numerico compreso tra 0 e 100, calcolato da LinkedIn in base a diverse metriche e attività chiave svolte dal profilo dell’utente sulla piattaforma. Queste metriche misurano la capacità del professionista di coinvolgere il proprio pubblico di riferimento, di creare relazioni significative e di sviluppare opportunità di vendita attraverso l’uso efficace delle funzionalità di LinkedIn.

Il SSI di LinkedIn è basato su quattro principali criteri:

Creazione di un brand professionale: misura il grado di completezza e di accuratezza del profilo dell’utente, come la presenza di una foto professionale, una headline ben formulata e una descrizione dettagliata dell’esperienza e delle competenze.

Trovare le persone giuste: valuta la capacità dell’utente di individuare e connettersi con i prospect e gli stakeholder attraverso l’uso efficace delle funzionalità di ricerca e delle connessioni.

Coinvolgere con informazioni rilevanti: misura l’attività di condivisione di contenuti rilevanti e di valore per il proprio pubblico di riferimento, come pubblicazioni, articoli e post, che dimostrano competenza e interesse nel settore di riferimento.

Costruire rapporti professionali: valuta l’interazione dell’utente con la propria rete di contatti, come il coinvolgimento in discussioni, l’invio di messaggi personalizzati e l’uso di LinkedIn per stabilire e mantenere relazioni professionali.

Il SSI per migliorare i tuoi punti deboli

Monitorando il proprio punteggio SSI, i professionisti e le aziende possono comprendere se le loro strategie stanno ottenendo i risultati desiderati e apportare eventuali correzioni o migliorie.

Il Social Selling Index permette quindi di individuare le aree in cui è possibile migliorare la presenza e le interazioni su LinkedIn. Ad esempio, un basso punteggio nella categoria “Creazione di un Brand professionale” potrebbe suggerire la necessità di ottimizzare il proprio profilo per aumentare l’attrattiva e la credibilità.

Tenere traccia del proprio punteggio SSI nel tempo consente di valutare il progresso nel social selling su LinkedIn. I miglioramenti registrati nel punteggio possono confermare l’efficacia delle strategie adottate e motivare ulteriori sforzi, il tutto anche in considerazione dei parametri di gratificazione propri della Gamification, altro pilastro chiave su cui la piattaforma ha puntato molto. Per vedere più nel dettaglio cos’è la gamification ti suggerisco questo articolo.

Link & Lead: metti il turbo alle tue attività di social selling

In tutto questo come si inserisce Link & Lead? Per usare al meglio le innumerevoli possibilità offerte da LinkedIn hai bisogno di una piattaforma di supporto, come Link & Lead, che ti aiuti a far crescere il tuo SSI.

Link & Lead è un’azienda che si è specializzata nel fornire servizi e soluzioni per migliorare le strategie di social selling su LinkedIn. Grazie alla sua esperienza e alle sue tecniche innovative, aiuta professionisti e aziende a ottimizzare la presenza su Linkedin, massimizzando le opportunità di business e costruendo un personal branding di successo tramite una piattaforma proprietaria. Se il SSI di LinkedIn fornisce una visione generale delle prestazioni di un utente, la piattaforma Link & Lead si concentra su un supporto personalizzato e strategico per ottimizzare il social selling e il personal branding su LinkedIn.

Link & Lead: gamification, formazione e GPT

Link & Lead è una piattaforma che fa leva su gamification e formazione per generare social lead e ampliare il business. Con un algoritmo proprietario all’avanguardia, Link & Lead integra le API di OpenAI nella piattaforma per fornire un “commento” di supporto ai contenuti pubblicati da aziende e professionisti: il commento viene personalizzato in base al ruolo e al modo di comunicare di ciascun partecipante. Per esempio, ogni mattina, i partecipanti ricevono una mail con l’indicazione con indicati i post pubblicati dalla propria azienda e l’IA fornisce loro il testo pronto per la condivisione, facilitando così il contributo attivo ed efficace alla comunicazione aziendale su LinkedIn.

Inoltre, l’AI svolge un ruolo importante nel processo di gamification, perché l’uso della piattaforma diventa più divertente e motiva gli utenti a partecipare attivamente alla promozione del brand aziendale. È proprio grazie a questa partecipazione attiva che i dipendenti diventano ambasciatori del marchio: condividendo contenuti rilevanti e interagendo con il proprio network di contatti ampliano la visibilità e la reputazione della loro azienda.

L’obiettivo primario di Link & Lead è dunque quello di guidare e stimolare la partecipazione attiva su LinkedIn, formando veri e propri brand ambassador all’interno dell’azienda: la piattaforma vuole incentivare il social selling e generare lead di qualità per le attività di marketing e vendita.

QBE, l’algoritmo di Link & Lead

Link & Lead si avvale di QBE, un sofisticato algoritmo proprietario continuamente aggiornato fondato su tre pilastri cardine: Quality, Balance ed Engagement.

Vediamoli nel dettaglio.

In primo luogo, la “Q”, che è l’abbreviazione di “Quality” (Qualità), assume un ruolo di primaria importanza nella valutazione della bontà dei post prodotti dai partecipanti. Tale valutazione si basa su una serie di variabili assolute e relative, che vengono sottoposte a un’attenta analisi al fine di garantire la massima qualità dei contenuti condivisi.

Il secondo pilastro dell’algoritmo, contrassegnato dalla lettera “B”, che sta per “Balance” (Equilibrio), focalizza la sua attenzione sulla regolarità delle attività svolte su LinkedIn. Riconoscendo l’importanza di un impegno di e una partecipazione costanti, questo aspetto viene accuratamente monitorato dall’algoritmo per tracciare l’andamento e la coerenza del lavoro degli utenti di Link & Lead.

Infine, il terzo pilastro, identificato con la lettera “E” di “Engagement” (Coinvolgimento), si concentra sulla misurazione dei risultati effettivi, mettendo al centro l’interazione con prospect e clienti. Questo elemento costituisce una parte essenziale della valutazione, poiché consente di restituire una valutazione tangibile dell’efficacia delle attività di coinvolgimento effettuate dai partecipanti.

Attraverso l’attenta analisi e la valutazione svolta con precisione dall’algoritmo QBE, gli utenti di Link & Lead sono in grado di seguire i loro progressi quotidiani e di effettuare un confronto con i colleghi, consentendo una gestione più efficace delle proprie attività e strategie su LinkedIn.

Social selling, intelligenza artificiale, ChatGPT e bollicine

Social selling, intelligenza artificiale, ChatGPT e bollicine 1874 1038 AlbertoFalchi

Quanti dipendenti NON “aiutano” la propria azienda mettendo like ai post su LinkedIn e condividendoli sul proprio profilo privato? La risposta potrebbe stupire tanti. Parliamo infatti del 98%. Un fenomeno che non si riscontra solo nelle realtà di piccole dimensioni, ma anche nelle imprese molto strutturate, con migliaia di dipendenti.  Lo si può notare semplicemente facendo un salto sulla pagina LinkedIn di alcune importanti realtà e guardando il numero dei dipendenti registrati sulla pagina. Nel caso di Lavazza, siamo oltre i 1.800. Eppure, prendendo un post medio della pagina, si nota che ci sono solo poche decine di Mi Piace. E un solo commento, nemmeno fatto da uno dei dipendenti della multinazionale. Quello di Lavazza è solo un esempio, dato che la situazione è comune a numerose realtà.

Come coinvolgere i dipendenti sui canali social aziendali

L’esempio appena portato mostra un dettaglio non trascurabile: se solo una piccola fetta di dipendenti, anche meno della metà per dire, mettesse like e condividesse questi contenuti, la reach di questi post sarebbe enormemente superiore. Il tutto senza spendere un euro in sponsorizzazioni. Obbligare i propri lavoratori a commentare e condividere ogni contenuto aziendale non è però semplice, anche perché il profilo personale è, per definizione, una questione privata. Non è di “proprietà” dell’azienda, ma della singola persona, che giustamente può usarlo (o NON usarlo) come meglio crede. Ma non è l’unico problema di cui tenere conto. Un’altra questione da affrontare è la capacità di scrivere, che non è una dote comune a tutti. Oggettivamente, saper scrivere contenuti efficaci per commentare o condividere un post può essere molto difficile per chi non è un professionista del settore. Non tanto perché può scappare qualche refuso o qualche verbo mal coniugato, ma perché chi non opera nel marketing o nella comunicazione spesso si trova di fronte alla sindrome del foglio bianco. E in tali casi, anche scrivere due righe può risultare complesso.

Aggirare gli ostacoli coi nudge

Abbiamo appena visto che sono due i problemi nel coinvolgere i propri dipendenti su LinkedIn: lo spronarli a usare il loro profilo privato per dar man forte all’azienda e le difficoltà a realizzare anche solo semplici post di accompagnamento. Come uscirne? Ovviamente, sfruttando la tecnologia, oltre a un po’ di psicologia. In particolare, far leva sui nudge, che in italiano potremmo tradurre come spinte gentili. Hai presente quando prelevi del contante e la scelta predefinita è quella di non ritirare la ricevuta così da risparmiare carta ed energia, tutto a favore dell’ambiente? Ecco, quello è un esempio di nudge. Per stimolare un maggiore utilizzo di LinkedIn come strumento di brand promotion dell’azienda, abbiamo realizzato la piattaforma Link & Lead che mira proprio ad aumentare il coinvolgimento dei dipendenti. Il nudge, in questo caso, arriva dal sistema di gamification interno, che assegna dei punteggi per ogni azione: mettere mi piace, condividere, commentare. Nessuno verrà punito per un basso punteggio, naturalmente, così come chi scala le classifiche condividendo e commentando ogni post non otterrà aumenti di stipendio o promozioni. Ma questo conta relativamente: il sistema di gamification interna è già di per sé uno stimolo a raggiungere degli obiettivi. Anche se la ricompensa è solo un messaggio di incoraggiamento. Un po’ come accade in alcuni videogiochi dove l’obiettivo non è arrivare alla schermata finale, ma solo accumulare punti. E col tempo, anche se il fattore novità sarà sparito, il desiderio di fare sempre più punti sarà lo stimolo a fare l’ennesima partita. Ovviamente, dare ulteriori incentivi sarà uno stimolo ulteriore e non potrà che portare a più interazioni sulla pagina. Si potrebbe quindi pensare di dare qualche premio più concreto a chi si impegna maggiormente, per esempio un buono su Amazon.

Il nodo delle competenze: scrivere è difficile!

OK, diciamo che tramite una piattaforma di gamification siamo riusciti a coinvolgere maggiormente i dipendenti su LinkedIn. Rimane il secondo problema: come far sì che i loro commenti e i post che accompagnalo le condivisioni siano efficaci, rilevanti e possibilmente scritti in italiano corretto? Anche qui la soluzione arriva dalla tecnologia, nello specifico dall’intelligenza artificiale. Con le varie evoluzioni di Link & Lead, infatti, abbiamo realizzato che serviva qualche ausilio alla scrittura e questo aiuto non poteva essere altro che un assistente per la generazione di testi. E a oggi, il migliore sul mercato è ChatGPT. Va detto che se chiediamo ai lavoratori lo sforzo di condividere e commentare contenuti aziendali dobbiamo anche andare loro incontro, semplificandogli il più possibile la vita. Ecco che ChatGPT dalla versione 3 di Link & Lead è integrato nella piattaforma. Non sarà necessario saltare da una finestra all’altra del browser e copiare e incollare testi: la piattaforma suggerirà alle persone cosa scrivere, scegliendo anche un tono adeguato sulla base del loro ruolo e del loro stile personale. Non si vedranno quindi centinaia di condivisioni e commenti identici: tutti avranno il loro carattere.

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